Nell’era dei selfie la vera fotografia di ritratto guadagna ancora più importanza. È una storia raccontata da “fuori” e che sintetizza – deve farlo – non solo come ci vediamo o come ci vedono, ma specialmente chi siamo: nel nostro intimo, senza maschere. Per riuscirci, il compito non è solo quello di trovare la luce giusta, il catturare quell’espressione che arriva e sfugge in un istante. Realizzare il ritratto perfetto è come scrivere un libro (ogni persona meriterebbe di avere un libro che parla di sé) e poi sintetizzarlo in uno scatto, che possa far capire, a chi davvero vuole conoscerci, l’universo che ci rappresenta. Siamo sostanza, emozioni, sentimenti, energia, non solo immagine, ma se il fotografo è capace davvero di andare a fondo (e il nostro impegno è quello di farlo sempre), l’immagine può contenere tutto.